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Nell’aprile del 2009, una email inusuale e apparentemente interessante finisce nella casella dello spam del computer portatile dell’autore di questo libro. L’email contiene un’offerta di lavoro da parte di un’università saudita fondata di recente ed è diffusa in Internet da un noto head hunter (“cacciatore di teste”) internazionale. Perplesso e sorpreso, l’autore decide di accettare. Il 2009 diviene così l’inizio di un’avventura speciale, lo spartiacque tra prima e dopo che è anche la fine di un certo modo di intendere il lavoro e radicarlo nell’ambiente.

 

In Arabia Svelata, Alessandro Agostini ritorna su quell’evento scatenante, svela i retroscena, racconta tutto ciò che ne è seguito, trasforma la sua esperienza in un’occasione per guardare alla vita con occhi nuovi. Gli occhi di un docente viaggiatore che, smesse le vesti professionali, lascia il regno saudita alla guida di una Toyota Fzj80 – una macchina con un motore prodigioso e un’affidabilità per la quale se si tratta di viaggiare sulla sabbia in mezzo al nulla non ci sono paragoni –, da solo, perché questo è l’unico modo che conosce per viaggiare veramente su lunghe o lunghissime distanze in automobile, e si dirige verso la sua Itaca percorrendo l’unica via di terra disponibile e relativamente sicura allo stato dei fatti. Attraversa il regno saudita, poi la Giordania. Da Aqaba raggiunge Eilat, Gerusalemme e infine Ashdod, il porto di Ashdod, da dove il viaggio prosegue senza tempo in mezzo al mare.

 

Lavorando come professore presso una università della Provincia orientale, Agostini si trova ad osservare il regno saudita – i suoi luoghi, la sua gente, la sua religione, i suoi studenti e le sue studentesse, la sua cultura – da una prospettiva spesso ignorata. A causa della segregazione sessuale adottata nel paese, infatti, l’università ha un doppio campus, una doppia amministrazione e un doppio corpo docente: uno per gli studenti, l’altro per le studentesse. Ma la carenza di docenti femmine obbliga alcuni docenti maschi ad insegnare alle ragazze. Nella “zona mista”. E Agostini è tra i pochi fortunati.

 

Arabia Svelata è un libro che è insieme romanzo d’avventura, autobiografia, narrazione di viaggio e reportage.

 

 

 

Ringraziamenti.

 

«Come doveva essere dolce e struggente osservare qualcosa o qualcuno ben sapendo che sarebbe stata l’ultima occasione dello sguardo per intersecare il cuore». 

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